Sommario
I segni di punteggiatura sono meccanismi essenziali per conferire alla lingua scritta caratteristiche specifiche del linguaggio parlato. Attraverso di essi è possibile dare il significato di esclamazione, interrogazione, intonazione, silenzio e altro a qualsiasi produzione testuale, dando forma allo scopo delle frasi e offrendo al lettore percorsi interpretativi. L'interrogazione e l'esclamazione, per esempio, sono due elementiMa come usarli correttamente?
Guarda anche: Eminente o imminente: qual è il modo giusto di scrivere?Oggi scoprirete come usare il punto interrogativo e il punto esclamativo, due segni di punteggiatura che possono dare significati diversi alle produzioni testuali.
La domanda
Il punto interrogativo è un segno grafico che indica un dubbio e si usa nelle domande dirette. Di solito compare alla fine di parole, frasi e locuzioni e ha un'intonazione ascendente, cioè è costituito dall'innalzamento della voce quando viene pronunciato.
Guarda anche: Guinness: 7 brasiliani che hanno battuto insoliti record mondialiQuesto segno deve essere usato nelle domande dirette, ma mai nelle frasi interrogative indirette. In questi casi si deve usare il punto fermo. Guardate alcuni esempi:
- Quando accadrà?
- Perché non lasci perdere?
- Che cosa facciamo ora?
- Mia zia mi ha chiesto cosa vuoi mangiare oggi.
- Vorrei sapere come affrontare questo argomento senza ferire nessuno.
- Volevo capire cosa significa.
L'esclamazione
Il punto esclamativo compare nella scrittura per indicare vari tipi di intonazione della forma esclamativa, come gioia, dolore, rabbia, sorpresa, entusiasmo e altre occorrenze. Allo stesso modo, l'elemento viene utilizzato nelle interiezioni o nelle frasi imperative, che indicano ordine o richiesta. In alcuni casi, il simbolo può essere ancora accompagnato da interrogativi ed ellissi, come nel linguaggio poeticoo colloquiale.
Quando si termina con un punto esclamativo, la frase successiva deve iniziare con la lettera maiuscola. Ci sono alcune eccezioni alla regola, di solito in contesti informali o per licenza poetica. Guardate alcuni esempi con la punteggiatura:
- Aiuto, qualcuno mi aiuti (espressione esclamativa che indica paura)
- Che meraviglia, sei bellissima (espressione esclamativa che indica gioia o entusiasmo)
- Non ce la faccio più a guardarti in faccia!" (espressione esclamativa che indica la rabbia).
- Ahi (interiezione che indica dolore)
- Wow (interiezione che indica sorpresa)
- Vai e fai subito quello che ti ho detto di fare (clausola imperativa).
- Farla finita! (Clausola imperativa)
Interrogazione ed esclamazione
Nella norma, il punto esclamativo dovrebbe comparire da solo quando chiude una frase, ma può essere accompagnato da altri segni in contesti informali, quando compare l'uso di un linguaggio colloquiale nella scrittura, o in letteratura, come licenza poetica.
È il caso del punto esclamativo e del punto interrogativo (?! o !?), che compaiono insieme per indicare sorpresa o dubbio. Se l'esclamazione è più forte, il punto esclamativo compare per primo; se il dubbio è più rilevante, il punto interrogativo prende il sopravvento. Vedere alcuni esempi:
- Ora vuoi parlare con me? Deve essere uno scherzo.
- Dove hai visto una cosa del genere?